A ciascuno il suo vetro: una mini-guida per individuare la tipologia di vetro ideale per te
Se stai pensando alla sostituzione degli infissi della tua casa, probabilmente le prime domande che ti stai ponendo riguardano aspetti legati all’estetica e all’efficienza dei serramenti che andrai a installare. Forse stai riflettendo sulla scelta tra infissi in legno o in pvc, o ti stai chiedendo qual è il tipo di design che più si armonizza con lo stile della tua casa, o ti stai documentando a proposito del livello di efficienza energetica delle diverse tipologie di serramento, concentrandoti sul risparmio che possono garantirti.
Tutte queste valutazioni sono senz’altro necessarie e importanti, ma tendono a trascurare un elemento che è invece centrale quando si sceglie un nuovo infisso: la tipologia di vetro che andrai a installare. I vetri, infatti, non sono tutti uguali, ma presentano significative differenze che influenzano la loro resistenza, la loro efficienza, la loro capacità di isolarci dal rumore e così via.
Scegliere il vetro adatto è fondamentale per ottenere il massimo dai tuoi nuovi infissi: vediamo insieme quali sono le principali tipologie di vetro presenti sul mercato, e come scegliere quella più in linea con le tue esigenze:
Caratteristiche dei vetri: ecco come scegliere
Gli “ingredienti” che costituiscono un vetro di buona qualità sono molti e diversi tra loro. Cercando di sintetizzarli in modo schematico possiamo dire che un vetro, per svolgere efficacemente la sua funzione, deve essere in grado di:
- Far passare all’interno della stanza la giusta quantità di luce
- Garantire un buon isolamento termico e acustico
- Garantire la sicurezza dell’abitazione, quindi resistere a tentativi di sfondamento o effrazione
Un buon vetro deve svolgere contemporaneamente tutte queste funzioni, garantendoci quindi allo stesso tempo sicurezza, luminosità e comfort.
Il vetro ideale deve presentare il giusto mix tra tutte queste caratteristiche, e la prima cosa che dobbiamo tenere presente è che non esistono tipologie di vetro adatte a tutti i tipi di case e a tutti i contesti climatici: a seconda delle caratteristiche dell’edificio, della sua esposizione al sole, della zona climatica in cui si trova, delle esigenze di comfort degli abitanti può essere opportuno preferire vetri diversi, capaci di garantire performance “migliori” non in senso assoluto, ma relativamente a ciò che ci si aspetta da loro.
Vetri doppi o tripli? Ecco come scegliere
Una delle differenze più macroscopiche tra le diverse tipologie di vetro è quella tra vetri doppi e tripli. Come dice il nome stesso, i doppi vetri sono costituiti da due lastre di vetro separate da uno spazio vuoto (che può essere riempito d’aria oppure di gas isolanti), mentre i tripli vetri utilizzano tre lastre di vetro, che vanno quindi a creare non una, ma due camere d’aria. Per questa ragione, i doppi vetri possono essere definiti anche “vetrocamera a camera singola”, e i tripli vetri “vetrocamera a camera doppia”.
Dal momento che l’aria è di per sé un buon isolante, è ovvio che la presenza di una doppia camera garantisce performance migliori in termini di efficienza energetica. I tripli vetri sono quindi sempre da preferire a quelli doppi? La risposta è no: non è detto che il vetro che garantisce maggiore isolamento sia sempre l’alternativa migliore a nostra disposizione.
Un triplo vetro, infatti, lascia passare meno luce di un vetro doppio, ha un costo più elevato e inoltre carica l’infisso di una maggiore quantità di peso, con conseguente necessità di una più frequente manutenzione. Inoltre, non bisogna dimenticare che il vetro può essere un valido alleato per l’isolamento della casa, ma che la sua azione, per essere efficace, deve combinarsi con quella delle pareti e delle altre componenti strutturali dell’edificio. Installare un triplo vetro su un edificio dai muri sottili e sprovvisto di cappotto esterno o di altri sistemi di isolamento non garantisce quindi performance ottimali.
La scelta dei tripli vetri, invece, può essere molto azzeccata nel caso di edifici collocati in ambienti particolarmente freddi o in case costruite per ottenere elevate prestazioni in termini energetici. In contesti simili, scegliere vetri più isolanti può aiutare in modo concreto a rendere più confortevole la casa e a migliorare le sue performance e la sua efficienza.
Il colore del vetro: trasparente o extrachiaro?
Anche se lo notiamo di rado, solitamente i vetri utilizzati nelle finestre delle nostre case non sono del tutto trasparenti, ma presentano una colorazione leggermente tendente al verde. Questa sfumatura di colore, dovuta alla presenza nel vetro di residui di ossido di ferro, è quasi impercettibile e non ostacola in modo significativo la quantità di luce che entra negli ambienti. Se, però, l’ossido di ferro viene completamente rimosso, è possibile ottenere vetri realmente trasparenti, privi di qualsiasi sfumatura di colore, che vengono definiti “vetri extrachiari”.
Confrontando le performance di un normale vetro trasparente e di un vetro extrachiaro, la differenza tra le due tipologie balza immediatamente all’occhio: nel confronto, infatti, si nota facilmente che il vetro extrachiaro fa passare una maggiore quantità di luce e non falsa la percezione dei colori, che rimangono assolutamente nitidi e naturali. Un vetro extrachiaro, insomma, ci permette di percepire l’ambiente intorno a noi come se ci trovassimo all’aria aperta, anche se ci troviamo in un luogo chiuso.
Possiamo quindi preferire i vetri extrachiari soprattutto nel caso in cui gli ambienti della nostra casa siano particolarmente bui, e sia quindi necessario sfruttare al massimo tutta la luce disponibile, o in contesti in cui le scelte di design prevedono una particolare attenzione alla luminosità degli ambienti e alla percezione dei colori.
Vetri di sicurezza e antisfondamento: caratteristiche di resistenza
Un'altra caratteristica fondamentale dei vetri è la loro resistenza, ovvero la loro capacità di restare integri anche nel caso in cui siano sottoposti a violente sollecitazioni esterne (che possono essere naturali, come un terremoto, o artificiali, come un tentativo di effrazione).
Da molti anni la legge italiana (Norma UNI 7697:2014) impone di installare in tutte le case vetri di sicurezza (detti anche “vetri antinfortunio”), ovvero vetri che non mettano a rischio la sicurezza delle persone nel caso in cui un evento imprevisto li danneggi in modo grave. Questi vetri vanno installati obbligatoriamente su tutte le porte-finestre e sulle finestre, almeno dal lato interno.
I vetri di sicurezza possono essere di due tipologie: temperati oppure stratificati. Nel primo caso, in fase di produzione il vetro viene portato ad altissime temperature e in seguito raffreddato bruscamente, in modo che la sua superficie esterna si trovi in uno stato di compressione, e l’interno in uno di tensione. Questa particolare condizione fa sì che, in caso di rottura, il vetro non si rompa in schegge ma in piccoli frammenti non taglienti e quindi non pericolosi per le persone.
I vetri stratificati invece, come dice il nome stesso, sono composti da più lastre di vetro sovrapposte, intervallate da una pellicola di materiale plastico (polivinilbutirrale, PVB) che, in caso di rottura, fa sì che il vetro si fessuri, ma non vada in pezzi. Vetri di questo tipo, che sono detti anche “vetri laminati” o “vetri antisfondamento”, sono utilizzati sui parabrezza delle automobili, anche in questo caso per ragioni di sicurezza. Più il numero di lastre e di strati di pellicola aumenta, più cresce lo spessore del vetro e al sua capacità di resistere alle sollecitazioni esterne.
I vetri di sicurezza sono classificati, a seconda delle loro performance, in 8 diverse classi (che vanno da P1A a P8B, la più resistente), definite da specifiche normative europee (EN 356, EN 12600). È importante informarsi sulla classe di resistenza del vetro che si va a installare, per poter scegliere con consapevolezza il tipo di prodotto che risponde meglio alle nostre esigenze di sicurezza domestica. Un altro dettaglio a cui prestare attenzione, è la presenza di vetri di sicurezza in entrambi i lati del vetrocamera: la normativa infatti, come abbiamo detto, impone di installare vetri di sicurezza solo nella parte interna della finestra, ma ovviamente il livello di sicurezza è maggiore se vetri dello stesso tipo sono presenti anche all’esterno.
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